Coordinate topografiche, queste sconosciute

 

La topografia è un po’ la matematica dello scoutismo, diciamocelo, e per questo è bella.
Ora, con questo incipit spero di aver catturato sia quelli a cui piace la matematica, e sia quelli, a cui la matematica non piace e che pensate non serva a nulla, e a cui magari anche la topografia non fa impazzire.
In qualunque dei due gruppi siate sono sicuro però che anche a voi sia capitato di avere qualche dubbio su come si legga una cartina o come si trovi un punto date le coordinate.
Facciamola breve: la terra viene divisa con un reticolo composto di zone fatto di linee orizzontali (fasce) e verticali (fusi), e poi ulteriormente suddivisa con reticoli sempre più piccoli.
Le cartine che utilizziamo più spesso hanno scala 1:25000, cioè 1 centimetro sulla carta equivale a 25000 centimetri nella realtà, che sono 250 metri. Dopodiché, generalmente riceviamo delle coordinate che iniziano con due numeri (32,33 o 34) e una lettera (T o S), che rappresentano il quadrato di zona; io che sto a Roma ho coordinate che iniziano per 33T, ma se sei nel sud della Sardegna hai coordinate con 32S. Poi abbiamo 4 numeri relativi alla carta specifica che abbiamo in mano: per esempio 28 10 70 50. I primi due sono riferiti alle colonne, mentre i secondi due alle righe; per gli amanti della matematica, ascisse e ordinate.
Perciò prendiamo il primo numero ed il terzo, e li dovremmo trovare nella griglia della nostra cartina; una volta trovati andiamo all’incrocio e scegliamo il quadrato in alto a destra.

Ci rimangono i due numeri in mezzo: rappresentano le coordinate del nostro punto dentro il quadrato selezionato.
Se abbiamo un coordinatometro ci possiamo dare una pacca sulla spalla ed usare quello, altrimenti utilizziamo un righello aiutandoci con la scala. Partendo dall’incrocio, quindi dall’angolo in basso a sinistra, i nostri due numeri rimanenti vanno da 0 a 99.
Nel nostro esempio abbiamo 10 e 50: il primo è per le ascisse, in orizzontale, quindi proseguendo dall’incrocio verso destra ci fermiamo quasi subito. Mentre per il secondo, 50, andiamo verso l’alto e ci fermiamo a 50, ovvero a metà. Finalmente, dopo molto sudore, all’incrocio di questi due numeri avremo il nostro agognato punto!

Un ottimo modo per testare il nostro orientamento è con una piccola caccia al tesoro che possiamo organizzare intorno alla nostra sede o in uscita.
Se non abbiamo già la cartina del luogo che ci interessa possiamo reperirla online: sul sito del geoportale nazionale [inserire QR?] possiamo selezionare le cartine IGM 1:25000 e visualizzarle per tutta Italia. Queste cartine hanno già la griglia ma non le coordinate, che quindi dovremo aggiungere noi a mano, eventualmente inventandole noi per questa attività.
Una volta aggiunte le nostre coordinate possiamo scegliere i punti sulla carta dove nascondere i nostri tesori e scriverne le coordinate.
Se vogliamo una scala più dettagliata possiamo anche prendere una cartina da googleearth, ma dovremo aggiungere sia le coordinate che la griglia.

A questo punto possiamo nascondere i nostri oggetti e far partire la caccia dando la cartina e le coordinate! Per una sfida aggiuntiva possiamo anche posizionare alle coordinate segnate un piccolo percorso all’azimuth: nel punto verrà trovato il primo azimuth che guiderà man mano al tesoro.

Buona Caccia!

Martino Wong

Cinghiale Laborioso