Chiamati a soccorrere!

Nel quotidiano capita spesso un piccolo incidente: un taglietto, una piccola ustione, una leggera distorsione. In questi casi, non serve essere medico: basta rimediare con calma, prontezza e sicurezza. Soprattutto in questo periodo di pandemia e distanziamento sociale, è bene che ognuno riesca a medicarsi da sé. Ma quando invece si assiste a qualcosa di più serio? La soluzione migliore è non farsi prendere dal panico e chiedere aiuto nel modo corretto! In che modo? Semplice:

1) CHIAMA: su gran parte del territorio italiano (e d’Europa) il numero unico per le emergenze “NUE” è il 112, che pian piano sta sostituendo i vecchi numeri di emergenza (ad esempio 118/Soccorso Sanitario, 115/Vigili del Fuoco).
2) PRESENTATI: fornisci le tue generalità all’operatore che ti risponde, servirà anche ai soccorritori che poi giungeranno sul posto.
3) INDICA LA TUA POSIZIONE: indica la via esatta se ti trovi in città. Se ti trovi in montagna o in un bosco invece fornisci la località e/o le coordinate con il gps di uno smartphone oppure aiutati con punti di riferimento naturali o artificiali (case, fiumi, laghi).
4) DESCRIVI L’AVVENIMENTO: informa l’operatore su ciò che è successo o pensi sia successo. Se sei in compagnia raccogli anche altre testimonianze, non tralasciare nulla!
5) SEGNALA IL NUMERO DEI FERITI: indica quante persone sono coinvolte, direttamente o indirettamente nell’evento.
6) SEGNALA LO STATO DEI FERITI: descrivi lo stato dei feriti e rispondi alle domande dell’operatore. Utilizza lo schema del triage per effettuare un controllo rapido ed efficiente. (foto)
7) SEGNALA LO STATO AMBIENTALE: informa l’operatore se la zona è priva di pericoli o no. Un incendio oppure uno straripamento di un fiume possono rivelarsi fatali. Comunica inoltre se la zona è facilmente raggiungibile dai mezzi di soccorso.
8) SEGNALAZIONE AI MEZZI DI SOCCORSO: se ti trovi in una zona di difficile rilevazione, usa diversi metodi per indicare la posizione esatta. La torcia elettrica e fischietto possono fare al caso tuo, soprattutto con scarsa visibilità.

Essere Pronti è anche questo: effettuare una chiamata d’emergenza nel modo corretto, per fare in modo che i soccorsi adeguati arrivino nel minor tempo possibile, per essere al Servizio del prossimo in ogni circostanza.

Gioco – Soccorsi in arrivo

Materiale:
• Nastro segnaletico
• Fogli con possibili scenari
• Cartina topografica
Ruoli:
• Sala operativa/operatore
• Soccorritore
• Feriti

Preparazione:
Ad inizio gioco, la sala operativa comunicherà inizialmente ai feriti e successivamente al soccorritore, tre punti da trovare sulla cartina, distanti non più di 200mt tra loro. Ogni punto sarà delimitato da un nastro segnaletico e al suo interno ci sarà un “ferito” con uno scenario simulato, descritto su un foglio accanto al ferito.
Svolgimento:
Al via, il soccorritore può cercare nell’ordine che preferisce gli scenari. Una volta trovato uno scenario potrà entrarvi ma appena uscito non potrà più rientrarvi.
Lo scopo del soccorritore sarà quello di recuperare tutte le informazioni da ogni scenario e tornare dall’operatore per comunicare ogni dato in suo possesso. Una volta fatte le comunicazioni, si invertiranno i ruoli tra feriti e soccorritori.
Vince il soccorritore che riuscirà a comunicare con la sala operativa nel modo migliore e nel minor tempo possibile.

Varianti:
• Gli scenari possono essere a tempo: una volta entrati può partire un timer variabile.
• A seconda del numero partecipanti, si possono aumentare i feriti oppure il soccorritore può giocare in coppia con un altro soccorritore.

Peppe Sanguedolce
Falco Ramingo