Dove ho messo quel costume??? Mi pareva fosse dentro l’armadio! Quest’estate mi serve e non lo trovo più! Se ne posso comprare uno nuovo, dite voi?! Ma state scherzando?! L’ho fatto con le mie mani!! Ma cosa avete capito?!! Non parlo del costume da bagno! Ahahah!!!

CACCIA AL…COSTUME

Io sono una Costumista: una persona che costruisce e inventa costumi per rappresentazioni varie!
Mi piace un mondo creare costumi con poche cose o con materiali molto semplici. Spesso uso materiali che altri buttano via ed è una magia vederli invece trasformati in qualcosa di nuovo!
Mai buttare vecchie lenzuola, per esempio! Sono utilissime per fare moltissime cose: per scriverci sopra una canzone da portare al campo e insegnare alle altre, per fare fazzoletti, per fare bende, per fare capanne, per fare costumi…
Come? Non serve molto: una buona forbice e semmai qualche punto con ago e filo. Non vi preoccupate, basta davvero poco:
Fase 1 – Taglio la stoffa all’incirca della dimensione che mi serve: un conto è creare una giacchina e un conto è realizzare un vestito lungo fino ai piedi!
Fase 2 – La piego a metà.
Fase 3 – Taglio lo scollo nella parte piegata, al centro! Non abbondare troppo; nel cucito vale la regola di fare un po’ per volta: se taglio poco, ho la possibilità di tagliare di più; se taglio troppo, non posso più recuperare. Può bastare anche solo un taglio verticale dal collo verso la pancia, per far entrare la testa!

Fase 4 – Prendo la persona per cui devo confezionare il costume, la piazzo ferma davanti a me e le infilo questa specie di mantello messicano che mi è venuto.

Fase 5 – Con una cintura, o un laccio, o una benda tagliata sempre dallo stesso lenzuolo, posso creare dei vestiti diversi a seconda di dove la dispongo: in alto = stile impero, in basso = stile medioevo, in mezzo = stile romano, senza cintura = stile tunica.

Fase 6 – vedo se c’è da mettere un punto da qualche parte per fissare le aperture laterali o per aggiustare lo scollo…Posso ora sbizzarrirmi con i tagli sotto la tunica (stile medioevo, stile principessa, stile folletto) e con le decorazioni della stoffa (posso dipingere con le tempere: finte collane, greche…).Posso anche colorare la stoffa con i colori che servono per tingere (colori chimici) che si trovano al supermercato, oppure posso provare a colorare la stoffa con i colori naturali:
Quando la mamma o la nonna buttano via vestiti vecchi vecchi (quelli ancora in buone condizioni meglio regalarli a qualcuno che ne ha bisogno!) date sempre un’occhiata. Dalle maglie si possono recuperare corpetti, pezzi di stoffa… Basta un po’ di fantasia e buone forbici! Oppure potete recuperare dei pezzi. Il colletto di una camicia, bottone compreso, può diventare per una scenetta al Campo l’elemento che rende l’idea di un signore distinto. Se poi recuperate anche una vecchia cravatta o una benda tagliata a punta, messa a mo’ di cravatta, il gioco è fatto.
Consiglio: usate sempre le forbici tagliando dritto, non strappate!
Qualche pizzo può essere usato per decorare una gonna (basta un puntino di filo), per fare il prezioso ventaglio di un’anziana signora (attaccatelo attorno ad un cartone tagliato come una foglia panciuta). L’abbinamento di stoffa e cartone dà molta soddisfazione!
Se dovete attaccarli tra loro usate la colla vinilica piuttosto che la colla a caldo: ci vuole pazienza ma non li staccherete più poi.
Andate a recuperare i cartoni nei supermercati. Il cartone è ottimo per costruire tutti gli oggetti di scena che dovete creare: una bottiglia, un medaglione, corone, cappelli…! Tagliate e incollate, osservate per poi riprodurre.
Occhio che non serve sempre tutto! Se per caso dovete fare il capello di un messicano, basterà avere un cerchio di cartone con un buco in mezzo: non occorre fare tutta la parte sopra! Due baffi truccati… et voilà: messicano perfetto!
Non buttate nemmeno vecchi pezzi di gommapiuma, (recuperati per esempio da vecchi cuscini) se sono in buone condizioni. Con la gommapiuma si possono creare un sacco di forme anche perché se ha un buono spessore, rimane rigida, ha un effetto davvero buffo. Ma ricordate che teme la luce e l’aria. Conservate quindi i vostri manufatti in sacchetti neri.
Per incollare la gommapiuma tra sé o con altri supporti bisogna usare una colla speciale: il mastice per gomma. È una colla che attacca solo quando è quasi asciutta. Fate attenzione perché sporca! Se cade sui vestiti, non potete più toglierla; sulle mani, lasciate che si secchi e piano piano andrà via. E occhio all’odore che sprigiona, puzza!
La gommapiuma può essere tinta usando le tempere! Prendete la tempera del colore che vi serve e buttatene un bel po’ dentro ad un secchio (non quello dove la mamma fa il bucato!), diluite con acqua e mescolate. Immergete poi il pezzo di gommapiuma che volete colorare, strizzatelo ben bene e mettetelo ad asciugare. Conviene prima colorare i singoli pezzi e poi, una volta asciugati, attaccarli tra loro.
Allora che aspettate? Costruite, create, vedrete che soddisfazione!
Ricordatevi che non si nasce “maestri”, il miglior modo per imparare è provare e sbagliare!

SUD PERCHÉ Nelle tradizioni Igbo, Nigeriane e Africane in genere, il vestire è un fattore molto importante: una volta si poteva indovinare subito lo status di una persona attraverso l’abito che portava addosso. Tradizionalmente molti africani tendono a coprire il loro disagio economico-finanziario mettendosi dei bei costumi addosso. Inoltre, per loro, ogni occasione è buona per fare una festa – che in Africa significa cercare la felicità – e guai a chi non ha sempre pronto un bel costume per partecipare!