La mappa botanica

La rappresentazione schematica della copertura vegetale su una carta topografica viene definita carta della vegetazione o, in modo più informale, mappa botanica. Per realizzare una carta della vegetazione, la prima cosa da fare è recuperare o realizzare una mappa del luogo nella scala desiderata.

Internet offre varie possibilità per reperire una mappa muta: ad esempio, dal sito https://inkatlas.com/ si può stampare gratuitamente, in formato pdf e nella scala prescelta, la mappa di una qualsiasi zona d’Italia, come quella della Figura 1.

 

Figura 1

In alternativa è possibile realizzare una mappa facendo un rilievo topografico della zona. Come? Prima di tutto va eseguito il rilievo del perimetro da mappare, un po’ come se dovessimo realizzare un percorso rettificato:

  • Disegnate su un foglio a quadretti una tabella in cui riportare angoli, distanze e note di osservazioni (come in Figura 2).
  • Organizzate la Squadriglia in modo che ognuno abbia un suo Posto d’Azione: il Riferimento, il Collimatore, il Misuratore, l’Osservatore e il Segretario.
    Il Riferimento si sposterà con il guidone di angolo in angolo lungo il perimetro da rilevare; il Collimatore, con la bussola, rileverà l’angolo tra il Nord e il Riferimento; il Misuratore misurerà la distanza in passi (un passo = circa 70 cm) o in metri (usando magari un cordino lungo con un nodo a ogni metro) tra il punto in cui sta il Collimatore e quello in cui si trova il Riferimento; l’Osservatore suggerirà cosa annotare; il Segretario annoterà angoli, distanze e osservazioni sulla tabella.
  • Compiuta la prima rilevazione, il Collimatore raggiungerà il Riferimento il quale si sposterà fino al successivo angolo del perimetro da rilevare, e così via fino ad averlo completato.
  • Alla fine delle rilevazioni si otterrà sul foglio la traccia (Figura 3) che rappresenta, con tutte le sue curve, il perimetro dell’area rilevata.
  • Il perimetro rilevato sarà quindi riportato nella scala prescelta su un foglio di carta millimetrata: ad esempio, “in scala 1:5.000” significa che 1 cm sul foglio equivale a 5.000 cm reali misurati sul territorio. Occorre quindi convertire in centimetri la lunghezza reale misurata in metri e poi dividerla per 5000; ad esempio: 80 m = 8.000 cm / 5.000 = 1,6 cm, che corrisponde alla lunghezza in centimetri da riportare su carta. Il foglio di carta millimetrata deve essere orientato: il Nord, come in ogni mappa che si rispetti, sta verso l’alto. Servono quindi una squadretta, una matita, una gomma e un goniometro. Segnato sul foglio il punto iniziale, si traccia il primo azimuth: fissando il centro del goniometro sul punto iniziale e posizionando lo 0 (zero) verso l’alto in modo che sia diretto a Nord, si segna il primo angolo; poi con la squadretta, unendo il punto iniziale al segno tracciato con il goniometro, si disegna un segmento pari alla lunghezza in scala della prima rilevazione. Il punto finale di questo primo segmento sarà il nuovo punto di partenza sui cui centrare il goniometro per riportare il secondo angolo, e così via.
  • Reperita in rete oppure realizzata da soli, avremo a questo punto una mappa sommaria della zona, da arricchire ora con l’indicazione della vegetazione. Questo presuppone che abbiamo:
    1. Riconosciuto le specie (almeno quelle prevalenti) di alberi e arbusti presenti nella zona.
    2. Definito i simboli con i quali rappresentarle sulla carta.
    3. Rilevato il punto della mappa in cui vanno riportate.

Riconoscere le specie di alberi e arbusti

Nel luogo di rilevazione ci saranno piante note e altre che non conosciamo. Per le prime, nessun problema! Ma per le seconde? Per riconoscere una persona la osserviamo, ne consideriamo l’altezza, la sagoma, il modo di camminare, il colore dei capelli e degli occhi, il profumo della pelle… Per riconoscere una pianta dovremmo fare lo stesso: osservarne la sagoma e il portamento, il colore della pelle (corteccia) la forma e il colore dei capelli (foglie), il profumo che emana (fiori e frutti) e solo a questo punto ha senso chiedersi: “COME SI CHIAMA?”

Per le piante sconosciute bisogna quindi raccogliere i seguenti indizi:

  • Portamento à disegno della sagoma e foto della pianta;
  • Corteccia à realizzare un calco con un pastello a cera su un foglio di carta e raccogliere un pezzo di corteccia e/o un ramulo;
  • Foglia e fiore à raccogliere una foglia e un fiore e riporli in una pressa di fogli di carta di giornale;
  • Frutto à raccogliere un campione del frutto.

Tutti gli indizi che si riferiscono alla stessa pianta devono essere etichettati con un numero o un nome di fantasia; una volta tornati in Sede o a casa bisogna cercare di scoprire il nome delle piante sconosciute con l’aiuto di qualche libro o di un esperto.

Definire i simboli con i quali rappresentare le stesse specie sulla carta

Per quanto riguarda la scelta dei simboli è possibile rifarsi a quelli in uso (ad esempio vedi Figura 4) o stilizzarne alcuni di fantasia.

Rilevare il punto della mappa in cui vanno riportate le diverse specie arboree.

Per il posizionamento sulla mappa tutto dipende dal grado di precisione che si vuole ottenere:

  • Per riportare un bosco di un’unica specie arborea è possibile disegnarlo a mano sulla mappa, in base alle note suggerite dall’Osservatore durante la rilevazione.
  • Se al contrario avete trovato un albero raro, ad esempio perché molto vecchio o di una specie insolita rispetto al luogo di osservazione, è possibile utilizzare la tecnica della triangolazione per rilevarne la posizione in modo più preciso. Durante la fase di rilevamento, bisogna verificarne l’angolo azimuth rispetto a due punti “noti” visibili da lì e poi individuabili con sicurezza sulla mappa (ad esempio due angoli del nostro perimetro). Sulla mappa si centrerà quindi il goniometro sul primo punto noto e si traccerà un segmento secondo il primo angolo; ripetuta l’operazione col secondo punto, l’incrocio tra i due segmenti vi darà la posizione dell’albero raro (vedi Figura 5).