Nei primi giorni di Dicembre 2017 si è svolto il campo scuola di branca Rover nel Parco Nazionale del Gargano, luogo che da tempo tenevamo sotto osservazione per dettagli importanti che potevano offrire a coloro che calcavano quei sentieri. Ciò che ci prefiggiamo, quando scegliamo un luogo da visitare per i campi scuola, è legato fortemente alla presenza indiscussa della natura, per poter vivere con essa nella più completa armonia, possibilmente lontano da confusione e, soprattutto, il luogo del campo scuola deve poter agevolare l’incontro tra un allievo ed il Signore. Chiaramente, noi della Pattuglia Nazionale Rover, dobbiamo poi favorire l’incontro tra la metodologia di branca e la voglia di conoscenza di coloro che vi partecipano. La scelta di un luogo non adatto a favorire tutto questo e una logistica non attenta ad agevolare quanto detto, può trasformare tutto questo ben di Dio in un disastro.
Bene, vi svelerò che tutto questo procedimento è scaturito da un lavoro di tesina di Brevetto fatto da un allievo dopo il superamento di un campo scuola di secondo tempo di branca Rover. Una tesina, fatta con il cuore e seguendo il proprio stimolo, può trasformarsi in un progetto che la Pattuglia Nazionale Rover ha scelto di utilizzare per fissare un appuntamento importante quale il campo scuola.
Giampaolo, nome dell’allievo, ha incentrato la sua riflessione sulla Strada, pilastro fondamentale del Roverismo, e sulla certezza che attraverso la stessa sia possibile accostarsi in maniera profonda alle scelte. In questa ricerca di strada, fuori e dentro di sé, ha incontrato anzitutto sé stesso, ma poi anche i compagni di strada, Dio che lo ha accompagnato per tutti i sentieri, i Rovers che ha avuto nella sua unità, i compagni dei campi scuola. Di questa gioia, di questo percorso, Giampaolo ha fatto testimonianza con la sua tesina, come la Strada ha contribuito nella sua vita da Rover, strada divenuta fedele compagna quando è stato Capo Clan, e che in seguito si è prestata come base per un processo di scelta, percorso di tesi che è culminato con la guida del percorso tracciato per accompagnare un gruppo di 70 persone sui sentieri per il Gargano.
L’esempio di questo allievo vale la pena raccontarlo, perché troppe volte mi sento dire che fare una tesina per ottenere il Brevetto, potrebbe risultare un qualcosa che comunque si deve fare, sottovalutando l’enorme potenziale che invece nasconde dentro sé. Quando leggo alcune tesine, si capisce molto bene se un lavoro è stato svolto per dovere, per piacere o addirittura per passione, si capisce da molti dettagli che da subito sono evidenti. C’è chi mette in evidenza la questione di cui vuole parlare, contravvenendo a qualsiasi presentazione, altri mettono tanta carne sul fuoco rischiando che qualche parte non venga presa troppo sul serio, rischiando addirittura che le questioni più significative vadano bruciate, altre ancora presentano una bella forma estetica, impeccabile ma che pecca nei contenuti.
Cari ragazzi, la tesina di Brevetto rappresenta il vostro percorso formativo il vostro primo passo fatto fino all’ultimo step che avete superato il giorno stesso che avete iniziato a mettere mano al vostro lavoro, siete voi che raccontate ciò che vi ha aiutato a scegliere, ciò che vi ha fatto riempire il cuore di gioia, quel gesto che vi ha aperto un mondo dentro di voi, ma anche quei dettagli che vi hanno reso amara qualche giornata, quel Capo che vi ha capiti, quell’amico che ha fatto di tutto per comprendere cosa eravate veramente. Ecco, la tesina è tutto ciò che di formativo è passato davanti ai vostri occhi e attraversato il vostro cuore, quella mano tesa che vi siete sentiti accanto nei momenti più bui o quello scappellotto che non avete preso ma che ha lasciato il segno assai di più che averlo ricevuto. Quando sceglierete il vostro Servizio, quando deciderete di partecipare ad un campo scuola per approfondire la vostra scelta, fatela buttando un occhio anche a cosa vi piacerebbe raccontare su di voi, magari per farci capire meglio cosa siete e cosa vi è stato utile durante il vostro cammino.
Non prendetela come un compito da svolgere a casa, credetemi, la tesina di Brevetto è molto ma molto di più.

Buona strada.

Lorenzo Cacciani