L’anno scorso il Clan ha deciso di puntare maggiormente sul Servizio e quindi abbiamo svolto diverse attività cercando di dare una mano ai fratelli più deboli e bisognosi.
Una di queste mi ha lasciato un segno indelebile nel cuore.
Una fredda mattina di dicembre siamo andati all’Ospedale dei Bambini di Palermo, con l’intento di fare visita e cercare di rallegrare un po’ i pazienti dei vari reparti. Avevamo organizzato diverse attività semplici ma divertenti, in pieno stile scout.
Appena siamo entrati nei vari reparti per invitare i bambini a venire con noi nella sala centrale, una sensazione di stupore mista a tenerezza ci ha colpiti. I bambini, molti dei quali con flebo o che facevano fatica a camminare, non esitarono un attimo e vennero subito a giocare con noi. Volevamo essere noi a strappare un sorriso a quei bambini, ma furono loro con la loro energia e determinazione a farci sorridere.
Ognuno di noi iniziò a provare empatia per qualche bambino o bambina in particolare: io mi affezionai particolarmente a un piccolino di soli 4 anni che si è letteralmente catapultato dal letto per venire con noi.
È stata un’esperienza che ci ha fatto crescere e maturare: quei bambini con la loro semplicità ci hanno fatto capire che non dobbiamo mai abbatterci per i problemi che possiamo incontrare nella vita, perché queste non sono altro che delle prove messe di fronte a noi da Dio, per temprare il nostro animo. I bambini ci hanno anche dato un’altra lezione: nonostante fossero di etnie, religioni, caratteri, condizioni fisiche e sociali diverse, tutti giocavano allegramente insieme, dimostrando che l’Amore va oltre ogni pregiudizio.
Siamo usciti da quell’ospedale con un animo rinnovato e quindi non abbiamo avuto dubbi nel ripetere nuovamente questa esperienza unica.

Marco Fantauzzo
Rover del Clan “Freedom”
Villabate 1

a cura di Giacomo Giovanelli