Sorellanza: questo è il tema che noi Scolte del Fuoco Nadir Pontinia 1 abbiamo scelto per il nostro anno scout.
Alla Route invernale, abbiamo voluto approfondirne un aspetto: l’accoglienza. Per comprenderlo meglio abbiamo deciso di vivere tre giorni nel monastero di Santa Scolastica della fraternità di Bose a Civitella San Paolo (RM).
Durante questa permanenza abbiamo condiviso parte della nostra giornata pregando e lavorando insieme alle suore trovando sempre dei momenti per confrontarci.
In questi giorni abbiamo scoperto nuovi valori e abbiamo arricchito la nostra persona. Attraverso la condivisione del tempo e attraverso i confronti ci siamo rispecchiate come Fuoco nei principi di comunità, accoglienza e servizio, che sono anche pilastri della vita monastica: noi come loro, viviamo in una comunità, condividendo parte della nostra vita; il servizio è uno dei pilastri del Treppiede e caratterizza il nostro cammino scoutistico; l’accoglienza è il “lavoro” della nostra vita basato sulla conoscenza di noi stesse e del prossimo, in quanto il primo “straniero” che incontriamo è dentro di noi. Ci siamo soffermate particolarmente su quest’ultimo principio, con l’aiuto di Suor Chiara la quale ci ha delineato i passi necessari per una sincera accoglienza:
– Accogliere se stessi;
– Accettare;
– Essere compassionevole;
– Saper pensare;
– Imparare ad accogliere nella gratuità.
Al termine della route abbiamo acquisito una maggiore consapevolezza dei temi trattati, tornando a casa con uno “zaino più pensante”. Accoglienza vuol dire costruire dei ponti e non dei muri!

Buona Strada
Lucia, Martina, Kiara e Sofia

PICCOLA INTERVISTA A SUOR CHIARA:
1. In che momento e in che modo hai sentito che questa era la tua giusta strada?
– A 24/25 anni sono entrata in monastero perché non trovavo un senso alla mia vita, un orientamento, una meta, mi mancava qualcosa; non mi ero ancora innamorata di nessuno poiché bisogna investire il cuore per qualcuno!
2. Com’era la tua vita prima di prendere i voti?
– Una vita tranquillissima, era abitudine andare le domeniche in Chiesa con i miei genitori e avevo anche trovato un piccolo lavoro.
3. Perché avete scelto questo ordine e non un altro?
– Perché incontrai una comunità e sentii che era un luogo in cui poter vivere, Bose mi ha colpito!
4. Come si svolge la vostra giornata?
Preghiera, lavoro e condivisione!
5. Come festeggiate le feste nel monastero?
– Con buoni pranzi, buon vino e un film tutte insieme. La tavola è un luogo in cui si celebra l’amicizia, in tutte le culture. Il segno della festa è un qualcosa diverso dal solito.