Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio presso il Teatro della parrocchia di Cristo Re a Vigevano il gruppo Mortara 1° san Domenico di Guzman degli Scout d’Europa ha fatto “sold out” raccogliendo applausi e critiche entusiastiche con il musical “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei e Giovannini.
E’ stato il degno coronamento di un anno passato rincorrere permessi, cercare teatri che sembravano sempre troppo piccoli o troppo grandi, quelli che potevano andare erano occupati, mentre quelli che andavano non avevano lo spazio che ci serviva. Un anno che ci ha visto fare molte rinunce sul piano scoutistico sacrificando al nostro musical un po’ di tempo solitamente dedicato ad attività più scout, ma con la voglia di dimostrarci bravi anche nell’attività di “espressione” tanto cara al nostro don Giovanni. Sì tra le tante cose successe quest’anno dobbiamo annoverare purtroppo anche la sua VitaRover_2scomparsa, lui che più di trent’anni fa ha insegnato ai Capi più vecchi del nostro Gruppo cosa significasse veramente l’attività di espressione per uno scout e come potesse diventare formativa per i ragazzi. Sicuramente da lassù avrà sorriso godendo lo spettacolo da un palco privilegiato, apprezzando i suoi scout affannarsi a recitare, danzare e cantare. Proprio per questo ci è sembrato naturale aprire lo spettacolo con un breve ricordo dedicato a lui che per primo ci ha spinto su un palcoscenico ben più importante, quello della vita, e non poteva essere altrimenti perché con i suoi insegnamenti e le sue tirate d’orecchio ci ha dato quello che in gergo teatrale sono chiamati i” tempi” , quelli che quotidianamente cerchiamo di usare con i nostri VitaRover_6ragazzi e che speriamo di non perdere mai. Allestire uno spettacolo cercando di coinvolgere un centinaio di persone , sembrava un’impresa impossibile, ma grazie alla tenacia di Marco Cervio, l’ideatore e “l’Impresario” di questa folle avventura durata più di un anno è stata possibile. Noi siamo un gruppo scout non una compagnia teatrale, per noi l’attività di espressione deve essere un tramite, un mezzo per fornire ai ragazzi un insegnamento e perfezionare una serie di conoscenze come abbiamo fatto tante altre volte con materie più prettamente scout quali la topografia e la pionieristica. Questo paradossalmente ha creato ancora più problemi proprio perché la nostra ricerca non era la perfezione dal punto di vista tecnico, ma bensì di riuscire a fare sentire tutti i ragazzi importanti e renderli partecipi del musical.
Ciò ha comportato un lavoro enorme di chi ha preparato i ballerini Junior e Senior, del coro, di chi ha curato le coreografie dei bambini e dei ballerini più grandi e la loro gestione dietro le scene, delle truccatrici, delle costumiste, delle parrucchiere: più di cento persone dovevano avere dei ruoli e andavano gestiti.
VitaRover_3Tutto questo è stato reso possibile grazie alla grande disponibilità dei genitori che durante tutto l’anno si sono adeguati ai nostri matti calendari e dimostra che per quanto si cerchi di educare con il metodo scout durante le nostre attività a nulla servirebbe se non ci fossero loro a fare da “sponsor” alle nostre idee coinvolgendoci nella crescita dei loro figli. Allestire uno spettacolo teatrale non è facile, un musical dove si recita, balla e canta, con delle scenografie imponenti come quelle richieste da “Aggiungi un posto a tavola”, triplica la difficoltà. Perciò quando Marco l’ha proposto in molti abbiamo pensato che era da pazzi, ma ha rotto così tanto le scatole a tutti che non è stato proprio possibile dirgli di no.
Da quando siamo partiti con le prove è successo di tutto, permessi che non arrivavano, tetti di teatri che crollavano, arche che non passavano dalle quinte… Tutto superato grazie alla sua tenacia e alla sua cocciutaggine. Sembrava che ogni giorno ricevessimo un segnale dall’alto che ci diceva di rimandare, maVitaRover_4 siamo scout, e la parola impossibile proprio non riusciamo a digerirla, per cui prendevamo il ” segnale” che arrivava e lo gettavamo dietro le nostre spalle. Certamente a meno di un mese dallo spettacolo dover far fronte al cambio di teatro per le crepe nel soffitto dell’Angelicum avrebbe steso un toro. Invece si è formata una “Unità di crisi” con Capi e genitori e tutti insieme si è trovata la soluzione a Vigevano nel teatro della parrocchia di Cristo Re. Tale soluzione si è rivelata vincente grazie alla disponibilità delle persone che gestiscono il teatro e che hanno subito capito l’emergenza che stavamo vivendo, mettendosi a disposizione per le prove i e per il service audio e video. Lo spostamento ha richiesto degli accorgimenti alle scenografie per riadattarle ai nuovi spazi con conseguente lavoro della squadra scenografi capitanata da Mario e Enrico e molte notti di sonno in meno. Baden-Powel nel suo ” La Strada verso il Successo” diceva: ” Una vita tutta dolcezza sarebbe insulsa; il VitaRover_5sale è amaro, se preso da solo, ma quando è gustato nella pietanza, dà sapore alla carne.” Le difficoltà sono il sale della vita e superarle ha dato ancora più soddisfazione al nostro lavoro del resto non si poteva fare altrimenti perché non si poteva gettare un anno di sacrifici, ma soprattutto non si poteva non regalare la soddisfazione del palcoscenico a chi aveva lavorato così tanto e bene.
Questo musical non avrebbe potuto raccogliere gli applausi scroscianti degli spettatori senza il lavoro della regista Valeria, della coreografa dei bimbi Rosanna, del direttore del coro Franco, senza i costumi di Chiara e Rosella e la regia audio di Max. E ,senza nulla togliere agli altri attori e ballerini, niente sarebbe stato possibile senza il nostro splendido e talentoso Filippo, la simpatia e la presenza scenica di Giuseppe, la bravura di Chiara, Gabriele, Albachiara e Cristina. Non è da tutti poi avere come voce di Dio quella di Fabio, ex Akela d’Italia o come cardinale Gianni il nostro Capo Gruppo. Non basterebbero pagine per citare tutti quelli che ci hanno aiutato e quindi ci limitiamo a dire “Grazie a tutti”. Nel ritornare alle nostre attività scout ci sentiamo però di prendere un impegno per portare il musical anche nella nostra Mortara, magari ad ottobre e vi garantiamo come dice Clementina durante lo spettacolo che “ sarà qualcosa di leggendario”.

Vittorio Padovan

a cura di Giacomo Giovanelli