Tre esperte ci raccontano l’essenza dell’essere donna … in sei parole
Roma, basilica dei Santi Quattro Coronati
È difficile definire il ruolo della donna della nostra società, ciò a cui è chiamata e come deve costruire la sua vita. Così è stato organizzato un incontro del distretto Roma Ovest, al quale sono state invitate non solo le capo unità ma anche le Scolte di tutti i gruppi del distretto, per pensare e rispondere a questi nuovi interrogativi. Sono state invitate a parlare in questo incontro Suor Fulvia, monaca agostiniana che è stata anche lei una scout e una capo prima di entrare in monastero; Costanza Miriano, giornalista e scrittrice di libri, e Angela Vanini, storica capo che ha dato un grande contributo alla nascita dello scautismo in Italia.
L’incontro si è svolto nella Basilica dei Santi Quattro Coronati, edificio storico di Roma, sede delle monache Agostiniane di cui Suor Fulvia fa parte. Ma veniamo al dunque. La missione per ognuna delle nostre tre relatrici è stata di trovare due parole con cui definire la DONNA…
Suor Fulvia – Uomo.
Donna e uomo facevano parte del progetto creativo di Dio. Nella Bibbia si parla di loro sempre insieme, ed ecco perché le loro realtà vanno tenute insieme.
Non solo: nel secondo capitolo della Genesi si racconta la solitudine dell’uomo, alla quale Dio vuole rimediare creando per lui un AIUTO che gli sia simile… la parola ebraica che sta per “aiuto” è anche un epiteto di Dio. e questo ha generato la complementarietà tra l’uomo e la donna.
Nella Genesi delle grandi distinzioni si evidenzia come ogni cosa abbia sempre una relazione con il suo opposto; ed è il caso anche dell’uomo e della donna, che sono sempre in costante relazione.
Costanza Miriano – Cavità, Spazio.
Le donne hanno una particolare predisposizione all’amore. Sono capaci di fare spazio e di accogliere.
La donna è ricca proprio di quel “potere buono” che rende la relazione sana.
Angela Vanini – Fatica di costruire.
Perché alle nostre ragazze scout abbiamo messo il nome di guide?… perché una donna è una guida nella vita e per l’uomo e ha delle grandissime capacità.
La fatica di oggi, per tutte queste ragazze che non sono d’accordo con le credenze e certi tipi di vita, sta nell’avere sempre la forza di andare controcorrente, di pensare e di trovare le risorse per cavarsela.
Angela ha condiviso le difficoltà che ha incontrato nel proporre il guidismo. Ma la difficoltà che le ragazze di oggi incontrano ancora nel costruire loro stesse devono spingere noi capi a offrire percorsi educativi per far scoprire alle ragazze la loro personalità e svilupparle.
Suor Fulvia – Grembo.
Nessuna donna è stata chiamata da Dio, né ha mai parlato con lui. Dio parla con gli uomini e spiega loro cosa devono fare. Lo stesso fa Gesù con i suoi
discepoli. Invece, lascia fare le donne perché hanno un rapporto diverso con la realtà. Comprendono e agiscono di conseguenza, hanno il dono dell’iniziativa.
Inoltre le donne appaiono quando c’è in gioco la vita: ecco perché “grembo”. La cavità della donna è abitata dalla vita di tutti, di chi ha bisogno di nascere ancora, e la donna ha questa chiamata che arriva da dentro di dar amore e di far rinascere. E anche nelle brutte situazioni la donna dona di nuovo la vita.
Costanza Miriano – Sottomissione.
La donna ha per l’uomo funzione di sostegno, di “stare sotto”, come una base. Nella vita le donne sono educatrici, a volte però tendono a voler manipolare l’altra persona o a trovare sempre qualcosa che non va. E così ogni donna deve arrivare a comprendere la necessità di guardare il BENE che c’è nell’altro e svilupparlo in maniera ancora migliore, meravigliosa, come solo le donne sanno fare. Deve accogliere la chiamata a educare e non a manipolare, e rinunciare al suo negativo “voler cambiare”.
Angela Vanini – Fragilità.
Per fragilità non si intende mancanza di forza. E soprattutto la fragilità della donna non deve essere un motivo per non impegnarsi nella vita. La consapevolezza della fragilità della donna porta invece coraggio di essere non solo per gli altri, ma con gli altri; insieme accoglienza e dono.
Fuoco del Mare, Roma 5
a cura di Elena Bratti