“È iniziata un’avventura” che ci ha visto, Clan San Giovanni XXIII e Fuoco Stella del Mattino del gruppo scout Polpet 1, partecipare alla 13° versione del concorso canoro di Ulm (Germania) il 28/02 proposto dalla KPE tedesca. Dopo i risultati ottenuti nel concorso nazionale “Chi ben Canta” organizzato dalla Associazione Italiana Guide e Scout d’Europa, abbiamo deciso di provare l’ebrezza di portare la nostra musica anche all’estero, davanti a un pubblico nuovo e sconosciuto. VitaAssociativa_1Fin dalla preparazione il clima frizzante e di attesa lasciava trasparire la consapevolezza che, aldilà del risultato, sarebbe stata un’occasione di crescita e di confronto costruttivo per il gruppo. Di prove ce ne sono state tante e non sono mancati i momenti di difficoltà e paura ma tra uno scoglio e l’altro siamo partiti carichi e pronti, senza particolari aspettative con la sola voglia di cantare al meglio delle nostre possibilità ed ascoltare divertendoci insieme. Arrivato il grande momento, davanti a un teatro colmo di persone incuriosite non è stato facile nascondere l’agitazione e ricordarsi la parte giusta da cantare, ma è andata!

Rincuorati e confortati dagli applausi siamo scesi dal palco contenti di aver portato a termine un obiettivo che sentivamo importante, le sensazioni provate in momenti del genere ti lasciano qualcosa che è impossibile da dimenticare proprio perché costruito insieme ad altre persone che ci hanno creduto con te fino in fondo. Lì sul palco non abbiamo solo cantato due brani preparati per mesi, abbiamo vissuto una comunità vera che speriamo di riuscire a portare agli altri a casa. È stata un’esperienza emozionante e formativa che ci ha messo alla prova nell’accoglienza verso testimonianze di gruppi e cori provenienti da tutta Europa in un’occasione unica di confronto e ascolto reciproco. VitaAssociativa_2Una manifestazione nella quale la musica è diventata mezzo di espressione e unione armoniosa di diversità e tradizioni, dai brani scherzosi e leggeri a pezzi tecnicamente elaborati eseguiti per la maggior parte da giovani. In un contesto di crisi e scetticismo questi eventi non danno solo speranza alla musica amatoriale in ambito giovanile ma offrono possibilità di scambio e incontro tra culture che troppo spesso non comunicano se non diplomaticamente: la musica diventa il linguaggio comune, capace di superare ogni barriera geografica e di veicolare messaggi universali.

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David Giovannoli