LA2                  RE2        RE                     LA2
Beati gli umili di cuore, a loro darò il mio regno.
RE2       RE          SI-       MI
Beati, saranno gli afflitti perché io li consolerò.
LA                             RE        SI-                RE MI RE MI
Beato chi ha fame di giustizia, perché io lo sazierò.
LA                     RE       SI-               RE      MI
Beati a voi tutti miti, perché vostra sarà la terra.
LA                         DO#-
Beati voi che lavorate, nel mio regno con amore
RE                LA             SI-               RE           MI RE MI
Rallegratevi, esultate, nei cieli ricompensa vi darò.
LA                               DO#-
E se per questo soffrirete e insulti avrete a causa mia
RE                 LA         MI RE      LA
Rallegratevi e gioite, io sarò con voi.

Beati i misericordiosi, avranno la misericordia
Beato chi ha il cuore puro, perché vedrà il mio volto.
Beato chi opera la pace, si chiamerà figlio di Dio
Beati i perseguitati, di essi è il regno dei cieli.

Beati voi che lavorate…
Rallegratevi e gioite,
io sarò con voi (2x)

ChiBenCanta_1“Il cammino verso la santità è fatto di piccoli passi”.
(Papa Francesco 19.11.2014)

 

ChiBenCanta_2“Giovani di ogni continente, non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio! Siate
contemplativi e amanti della preghiera; coerenti con la vostra fede e generosi nel servizio ai fratelli,
membra attive della Chiesa e artefici di pace” ”.
(Giovanni Paolo II, Messaggio XV Giornata Mondiale della Gioventù)

Se vi chiedete come mai ci è venuto in mente di preparare un numero di CDM sulla SANTITÀ e cosa c’entra la santità con voi, una prima risposta sicuramente la avete letta nelle parole di San Giovanni Paolo II pronunciate alla XV GMG riportate qui a sopra. E se poi avete ancora qualche dubbio andate a leggervi il discorso pronunciato da Papa Francesco all’Udienza Generale del 19.11.2014. Papa Francesco ci parla della vocazione universale alla santità:

“Ora ci domandiamo: in che cosa consiste questa vocazione universale ad essere santi? E come possiamo realizzarla? Innanzitutto dobbiamo avere ben presente che la santità non è qualcosa che ci procuriamo noi, che otteniamo noi con le nostre qualità e le nostre capacità. La santità è un dono, è il dono che ci fa il Signore Gesù, quando ci prende con sé e ci riveste di se stesso, ci rende come Lui. Nella Lettera agli Efesini, l’apostolo Paolo afferma che «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa» ( Ef 5,25-26). Ecco, davvero la santità è il volto più bello della Chiesa, il volto più bello: è riscoprirsi in comunione con Dio, nella pienezza della sua vita e del suo amore. Si capisce, allora, che la santità non è una prerogativa soltanto di alcuni: la santità è un dono che viene offerto a tutti, nessuno escluso, per cui costituisce il carattere distintivo di ogni cristiano.”

Naturalmente il discorso di Papa Francesco è molto più lungo e molto bello, cercatelo in internet e leggetelo in clan o in fuoco. Parlatene insieme, cercate di capire che significato ha per ciascuno di voi la santità, e provate a trovarne il valore.

Per aiutarvi in questo vi segnalo ancora un bellissima testimonianza su come si possa diventare santi. Conoscete S. Domenico Savio e don Bosco?
Sicuramente ne avete almeno sentito parlare…

Nella prima domenica dell’aprile del 1855 don Bosco fece una predica ai suoi ragazzi parlando della santità. Qualcuno arricciò il naso. Domenico Savio invece ascoltò con attenzione. Man mano che don Bosco procedeva con la sua bella voce calda e persuasiva, gli sembrava che la predica fosse fatta solo per lui. Da quel momento Domenico cominciò a sognare e il suo sogno fu la santità.
Il 24 giugno era il giorno dell’onomastico di don Bosco. Si fece grande festa all’oratorio, come tutti gli anni. Don Bosco, per ricambiare l’affetto e la buona volontà disse: «Ognuno scriva su un biglietto il regalo che desidera da me. Vi assicuro che farò tutto il possibile per accontentarvi.»
Quando lesse i biglietti, don Bosco trovò domande serie e sensate, ma trovò anche richieste stravaganti che lo fecero sorridere: qualcuno gli chiese 100 Kg di torrone “per averne per tutto l’anno”. Sul biglietto di Domenico Savio trovò 5 parole: «Mi aiuti a farmi santo?» Don Bosco prese sul serio quelle parole.
Chiamò Domenico e gli disse:

«Ti voglio regalare la formula della santità. Eccola:
1 Allegria. Ciò che ti turba e toglie la pace non viene da Dio.
2 I tuoi doveri di studio e di preghiera. Attenzione a scuola, impegno nello studio, impegno nella preghiera. Tutto questo non farlo per ambizione, ma per amore del Signore.
3 Far del bene agli altri. Aiuta i tuoi compagni sempre, anche se costa sacrificio. La santità è tutta qui.»

Elena Pillepich