Innanzitutto grazie!
Grazie per il tuo impegno e grazie perché sei sempre meravigliosamente unico ed irripetibile. Appunto perché sei unico e irripetibile non puoi lasciarti sfuggire una sfida che solo tu puoi vincere.
È vero, oggi abbiamo tante sfide e sinceramente ho fatto fatica a sceglierne alcune.
Però, queste che ti propongo qui di seguito, secondo me sono importantissime, come quattro grossi sassi. Pesanti da portare ma che impediscono alla bufera di trascinarti via se li carichi nel tuo zaino.
Sono certo che ne farai tesoro.

Imparare a scegliere

Un vero problema di oggi è che non è chiara la “regola”. Sembra che tutto valga allo stesso modo, che un’esperienza o un’altra all’opposto si equivalgano. Ma non tutto va bene allo stesso modo! Non tutto quel che si può fare è lecito. Non tutto quel che è lecito è giusto. Si pone fortemente l’esigenza di scegliere in mezzo a questo popolo di indecisi a tutto. L’idea di oggi è che scegliere sia un problema, qualcosa che ci da fastidio. Quando senti parlare in giro i ragazzi della tua età sembra quasi che le scelte che facciamo non abbiano conseguenze. Come se fossimo tutti in un grande videogioco.

Ma invece le hanno, eccome se le hanno. Alla tua età devi imparare che scegliere non è limitare. La scelta ti fa comunque entrare in una cosa bella: quella che hai scelto. È non scegliere che ti butta fuori da tutto.
Chi non sceglie, sceglie lo stesso: il nulla. Noi rover e scolte siamo chiamati a dare l’ideale, il valore, ciò che merita, la bellezza. In questo il simbolismo scout ci aiuta parecchio.

Treppiedi_2Essere autentici e scegliere cosa buttare

Anche la parte della giornata che passiamo in rete ci chiama ad essere autentici: è come uno specchio in cui le immagini permangono, che ci presenta costantemente l’evoluzione delle nostre vite, dei nostri pensieri, delle nostre azioni, riproponendoci anche le nostre debolezze.
Si tratta di uno specchio impegnativo di fronte al quale non è possibile mentire perché specchio pubblico, esposto allo sguardo di tutti gli abitanti della rete. Sostenere lo sguardo su questo specchio è una sfida. Ed è una sfida soprattutto per chi si assume una responsabilità da educatore, nel momento in cui è chiamato a “razzolare tanto bene quanto predica”. La rete inoltre ci fornisce uno spazio infinito nel quale poter conservare qualsiasi ricordo, qualunque pensiero, in sostanza la tecnologia ci spinge a conservare tutto.
La sfida più grande per noi diventa, quindi, scegliere cosa “buttare”: ci saranno quindi meno oggetti tra cui cercare e quelli presenti avranno un valore più alto. 1Insomma un forte rilancio della nostra essenzialità, anche sul web.

Dire “noi” al posto di “io”

Per vivere il vero amore è necessario mettere l’altro prima di se stesso. Sicuramente imparerai a scoprire prima la tua identità, per poi conoscere l’altro e quindi scegliere di rendere servizio al prossimo. La vita di comunità, l’imparare dal fratello maggiore, il lavoro di squadra, sono tutti elementi che ci insegnano a dire “noi” al posto di “io”. Valori che nella vita restano come pietre miliari e che continueranno ad illuminarti quando a tua volta sarai genitore o entrerai nel mondo del lavoro.
Tutto questo è accompagnato dalla vecchia e buona tradizione di compiere una buona azione a favore di qualcuno, che in noi rover e scolte diventa una chiara scelta di servizio al prossimo.

Imparare ad ascoltare

Oggi abbiamo così tante risposte a portata di mano, al punto tale che non riusciamo più a porci le domande. È importante quindi riuscire a conquistare spazi di silenzio perché proprio il silenzio è la condizione primaria dell’ascolto. In questo la vita all’aria aperta ci dona un canale privilegiato. La nostra comunicazione non è sempre e prima di tutto emissione di messaggi, ma allestire lo spazio dell’incontro e lo spazio dell’ascolto. L’ascolto accade nel silenzio, non accade nell’enunciazione del messaggio. 2Puoi dire le cose giuste e con il linguaggio giusto se prima sai ascoltare le domande. C’è molta differenza fra ascoltare l’altro per rispondere e ascoltare l’altro per capire ed aiutarlo.

1 Federico Badaloni (@fedebadaloni su Twitter; giornalista, architetto dell’informazione, responsabile dei siti web del gruppo editoriale L’Espresso) al convegno “Educare al tempo dei Social Network”, organizzato da AGESCI Molise nel 2012.
2 Chiara Giaccardi (@giaccardichiara su Twitter; Docente di Sociologia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) al convegno annuale di Pastorale Giovanile, organizzato della Diocesi di Milano nel 2011.

Gipo Montesanto – Commissario Nazionale Rover