Torno a scrivere di Custodi più o meno un mese dopo l’elezione di Papa Francesco. Su di lui si è già visto e scritto tantissimo, per ovvie ragioni. Fin dalla scelta del nome, le sue parole e gesti hanno suscitato enorme interesse e aspettative per una Chiesa più semplice, povera e vicina ai poveri. Qui di Papa Francesco voglio riproporre solo due cose, assolutamente in tema con questa rubrica: una Chiesa più semplice significa anche cattolici che fanno una vita più semplice, no? Sicuro che mi perdonerete per il peccatuccio di orgoglio in arrivo, visto che non è per il sottoscritto ma per l’idea generale e per TUTTI (soprattutto gli altri) quelli che hanno scritto qui finora, vi domando: avete notato quel che Papa Francesco ha chiesto durante la sua Messa di Inizio Pontificato, il 19 marzo 2013? Cito testualmente:

“Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente;”

Ora, se questa non è una conferma coi fiocchi dell’importanza di essere proprio il tipo di Custodi di cui parliamo qui (e un invito dall’alto a contribuire!)… come la vogliamo chiamare? Ovviamente senza dimenticare tutto quello che c’è da custodire! Papa Francesco continua così:

“non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo! Ma per “custodire” dobbiamo anche avere cura di noi stessi! Ricordiamo che l’odio, l’invidia, la superbia sporcano la vita”Articolo su Avvenire

Page 12 - 03L’altra cosa di Papa Francesco che ci interessa è stata riassunta bene nel tweet, che vedete qui sopra, apparso nemmeno 24 ore dopo la sua elezione: “Francesco, il Papa della mobilità nuova”. Quella frase viene probabilmente dalle altre foto in queste pagine, che hanno fatto immediatamente il giro del mondo perché lanciano un messaggio molto forte (soprattutto agli Italiani di città, schiacciati dal traffico): se il Papa stesso, almeno finché poteva muoversi tranquillamente, usava regolarmente i mezzi pubblici, come possiamo non fare lo stesso, ogni volta che è possibile?

La città dei bambini

Come Capo, quelle foto e il loro messaggio mi hanno colpito anche perché lo stesso giorno dell’elezione (vedi link) ho letto anche che:

L’autonomia di spostamento dei bambini italiani tra i 7 e i 14 anni si è ridotta negli ultimi anni rispetto a quella dei coetanei stranieri, con ricadute negative sia sul benessere che sullo sviluppo psico-fisico.

In altre parole, se i bambini e adolescenti “ricchi” di oggi si muovono tutti molto meno dei loro genitori (e scommetterei che in età Clan/Fuoco le cose vanno più o meno allo stesso modo) quelli italiani “vincono” questa particolare gara alla grande.
Quell’articolo racconta, fra le altre cose, che per un bambino italiano delle elementari andare a scuola da solo è cinque volte meno probabile che per i suoi
coetanei inglesi o tedeschi. Che anche alle medie la situazione non migliora granché. O che, oltre a non viaggiare da soli, bambini e ragazzi troppo spesso arrivano a scuola in auto privata.

Per saperne di più

1) http://www.repubblica.it/scuola/2013/03/13/news/ragazzi_si_muovono_in_macchina-54441321

2) http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-soltanto-noi-italiani-accompagniamo-i-bambini-a-scuola/

3) http://www.fondazioneveronesi.it/la-tua-salute/peso-attivita-fisica/cammina-guadagni-in-salute-e-700-euro/3567

Con alcuni genitori che, mentre trent’anni fa erano probabilmente molto orgogliosi di andare a scuola da soli, oggi lasciano anche l’auto in doppia fila per portargli lo zaino fin dentro l’aula, se fosse possibile. Queste sono tutte cose che quelli fra noi che vivono e fanno servizio in città (e non solo) già sanno bene, perché vedono le stesse scene a ogni riunione o partenza per le uscite. Magari anche a quelle di Clan e Fuoco! Sappiamo tutti bene, io per primo, che oggi in Italia a volte è davvero inevitabile usare l’auto anche su percorsi assai brevi, per ragioni fuori dal nostro controllo, o da quello di una singola famiglia. Però camminare almeno 3 km al giorno, cioè 30/45 minuti, tutti i giorni, a un gran bene alla salute, (vedi box per saperne di più). E sostituire, quando proprio non è possibile camminare, l’auto privata con i mezzi pubblici fa sempre un gran bene al portafoglio e all’ambiente. L’arrivo di Papa Francesco ci ricorda che farlo è anche un esempio e un dovere per tutti.

Se purtroppo in Uscita di Fuoco o Clan ci andiamo (mediamente) solo un fine settimana al mese, l’auto possiamo decidere di non usarla quasi tutti i giorni. Non dimentichiamolo e, se potete, appendete una copia di quelle foto nella vostra Sede!

Buona Strada e Buona Custodia, Marco

Di Marco Fioretti